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Marea

Marea è impedimento e liberazione, è urlo che vuole concedersi un abbraccio.

 

La marea è il fenomeno periodico che provoca l’innalzamento (flusso) o l’abbassamento (riflusso)

delle grandi masse d’acqua del nostro Pianeta,

a causa dell’attrazione gravitazionale del Sole e soprattutto della Luna.

Marea è una grande massa liquida che fluttua e s’innalza,

producendo danni o generando sensazioni di pericolo.

Marea è donna: è ciclica e segue il suo flusso, quello mestruale.

In un’epoca in cui i tabù cadono, persiste ancora quello relativo alle mestruazioni.

 

Nello spettacolo tre donne si immergono nel flusso di uno dei processi biologici più naturali, il ciclo mestruale, riconoscendo la bellezza degli eventi per ciò che sono, senza sfumature grottesche. Ciò che le accomuna è il rosso, il colore del sangue dopo la nascita, simbolo di passione e vergogna.

ideazione e coreografia Irene Ferrara

danzano Irene Ferrara, Angelica Margherita, Nicol Soravito

musiche Max Richter, NTO, Vessel

Progetto finalista di Strabismi Festival 2020

Residenza nell’ambito del progetto “Vettori – Residenze Artistiche / Artisti nei Territori 2021” a cura di La Contrada – Teatro Stabile di Trieste e C.U.R.A. Centro Umbro Residenze Artistiche per l’anno 2021

con il sostegno di Mittelfest2022

Produzione Trio Tsaba/Compagnia Arearea 2022



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