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Dafne
per una mitologia urbana

Il mito di Dafne e di Apollo racconta un amore non corrisposto e la fuga di una ninfa dal desiderio di un dio.

Dafne_per una mitologia urbana, sta a metà tra l’installazione scultorea e la performance coreografica, due linguaggi che restituiscono vita ad una storia antica attraverso il colore, il gesto e la potenza della natura.

Dafne viene trasformata in un albero di alloro ed è proprio lì che la ritroviamo, legata alla sua condanna eterna.

Dafne è uno scorcio, un inatteso, un’incursione contemporanea nel mito.

 

DAFNE_per una mitologia urbana nasce grazie a LUOGHI COMUNI – progetto euroregionale di danza contemporanea nello spazio pubblico. Il progetto LUOGHI COMUNI raggruppa: Lieux Publics (Marsiglia), Les Hivernales (Avignone), Les Ateliers Frappaz (Villeurbanne), il centro nazionale coreografico di Maguy Marin (Rillieux la Pape), il festival Teatro a Corte, il Festival Interplay, l’Associazione Cera l’Acca (Torino), l’Associazione ARTU (Genova). Il tema dell’edizione 2011/2012 è l’albero. Per questo lavoro di site specific, che ha visto il suo primo appuntamento il 29 ottobre 2011 a Genova, presso i giardini di Villetta Di Negro, Marta Bevilacqua ha lavorato sull’ispirazione del mito di Dafne.

 

“Non sai, impudente, non sai
chi fuggi, e per questo fuggi.”
“Corri più piano, ti prego,
rallenta la tua fuga e anch’io t’inseguirò più piano”.
Senza più forze, vinta dalla fatica di quella corsa
allo spasimo, Dafne si rivolge alle correnti del Peneo :
«Aiutami, padre», dice. «Se voi fiumi avete qualche potere,
dissolvi, mutandole, queste mie fattezze.”
Allora un torpore profondo pervade le sue membra,
il petto morbido si fascia di fibre sottili,
i capelli si allungano in fronde, le braccia in rami;
i piedi, così veloci un tempo, s’inchiodano in pigre radici,
il volto svanisce in una chioma.

 

Ovidio, Metamorfosi

Coreografia: Marta Bevilacqua

  Danzano: Marta Bevilacqua/Luisa Amprimo

  Musiche: Nima Ben David, Christoph Gluck, Angel 26000

  tecnico: Fausto Bonvini

  produzione: Compagnia Arearea 2012, Associazione Artu, LUOGHI COMUNI 2012

  con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dip. dello Spettacolo, Regione Friuli-Venezia Giulia

  Fotografia: Alessandro Rizzi

  durata: 20 min

 

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