Quanti sono i mari di Corto Maltese? Tanti, tutti quelli geograficamente conosciuti; tanti, almeno quanti i suoi viaggi.
Corto Maltese, avventuriero solitario e disincantato, eternamente in viaggio. Con la sua divisa da capitano e l’orecchino d’oro al lobo sinistro ha raggiunto la fama planetaria, le sue storie evocano luoghi lontani e avventure sempre diverse. Uomo dal cuore d’oro, tollerante e amico degli umili, ma anche incline al più bieco cinismo, mitico gigante tout-court, un po’ accigliato, ironico e malinconico, è il personaggio che ha colpito l’immaginario di tutti noi.
I mari di Corto Maltese, le sue avventure eterne, diventano le suggestioni per intraprendere un itinerario teatrale alla ricerca di un archetipo, quello del viaggiatore eterno, collocato in un tempo che non è nessun tempo.
Un lavoro teatrale suggestivo, fatto di sogni, di emozioni e di immagini disegnate. La danza diventa il linguaggio che traduce tutto questo in impressioni vivide, in fantastiche ambientazioni della nostra mente, dove si esplicita il nostro desiderio di viaggio.
Danzano: Roberto Cocconi e Luca Zampar
musiche: Paki Zennaro, Rufus Cappadocia, John Metcalfe, Daniele Di Bonavventura, Ryuichi Sakamoto, Matmos
video: Michele Innocente
luci: Andrea De Biasi
costumi: F.G. Teatro
produzione: Compagnia Arearea 2009/10
con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Autonoma Friuli Venezia-Giulia
Fotografia: Alessandro Rizzi
durata: 60 minuti