Concetti sfumati ai bordi è un giardino musicale che permette al corpo di fuoriuscire dall’ordine, dalla convenzione, dai recinti della rabbia.
L’azione in scena ha poche regole: mettere al centro un concetto, tracciarne i bordi, guardarne attentamente l’essenza.
Solo a quel punto interviene la danza che propone nuove scie, sfuma i contorni delle cose, crea echi e risonanze.
Lo spettacolo predilige i dettagli, il fascino del vago – quando potevano accadere un sacco di cose che non sono accadute – si prende cura del vuoto tra le forme.
Ciò che conta è generare immagini sonore.
La più sorprendente quella creata dal Theremin. “Uno strano cigolio che rapisce, fa atmosfera, cavalca la tensione o sottolinea lo svenevole languore di malinconici adii.
Il Theremin non si tocca, ma si suona a distanza
Le due donne in scena – perfettamente incastonate nel salotto buono – modulano la loro relazione tra pianissimi e fortissimo fino a sciogliersi in un abbraccio che segnerà il loro destino.
Concetti sfumati ai bordi si nutre di:
Consigli inutili – Luigi Malerba
Ricerca della comodità in una poltrona scomoda – Bruno Munari
Il Pianeta Azzurro – Franco Piavoli
Peer Gynt – Henrik Ibsen
Peer Gynt – Edvard Grieg
Terra desolata – T.S. Elliot
Danza: Valentina Saggin, Marta Bevilacqua
Musiche originali:Leo Virgili
Luci: Daniela Bestetti
Fonico: Stefano Bragagnolo
Al Theremin: Marta Bevilacqua, Valentina Saggin
Costumi: Antonella Guglielmi
Produzione: Compagnia Arearea 2018
Coproduzione: Hangartfest
Con il sostegno di: MiBACT
Foto: Alessandro Rizzi/ Camilla De Filippis
Durata: 50 min
H 21:00 Pesaro_Hangartfest
H 21:00 Pesaro_ prima assoluta_Hangartfest