“Ogni saudade è una capsula trasparente, che sigilla e al contempo offre visione, di ciò che non si può vedere, che si è lasciato dietro di sé, ma che si conserva nel proprio cuore”
Gilberto Gil
Saudade è un nodo stretto attorno al passato, una costola del presente.
Saudade è guardare avanti, verso ciò che ancora non esiste o che forse non esisterà mai. E
così sentire la vita con tutti i pori della pelle, imparare a dare il giusto valore a tutto ciò che ci circonda.
Saudade è un’altalena. Un’atmosfera, uno stato d’animo, dipinta dall’infinita potenza delle immagini.
Studiando come questo sentimento ha trovato espressione, ho approfondito la poetica di Fernando Pessoa e la sua grande creazione estetica: l’invenzione degli eteronimi.
Ispirandomi, quindi, alle quattro principali personalità letterarie dello scrittore portoghese, quattro danzatrici interpreteranno diversi eteronimi dotati di autonoma identità. Ognuna di loro ha avvertito e esplorato la propria e intima forma di Saudade, mettendola poi in
relazione a quella delle altre.
Con questo lavoro ho voluto sperimentare un particolare sentire che può essere attraversato da soli e in compagnia.
Una creazione che ha all’interno mancanza e desiderio. Strazio e tenerezza.
Danza: Rosaria di Maro, Giorgia Longo, Roberta Fanzini, Noemi Caricchia
Luci: Gianni Staropoli
Dramaturg: Gregor Acuña-Pohl
Costumes: TNS BRAND
Testi a cura di: Rosa Coppola
Supporto musicale: Mirko Ingrao
Management: Vittorio Stasi
Co-produzione: Cornelia, Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Fondazione I Teatri Reggio Emilia / Festival Aperto Orsolina 28
con il supporto delTeatro Pubblico Campano
Ingresso a pagamento: € 10,00
Ridotto under 26/over 65/Soci Arearea 2022/23: € 8,00
Promozione speciale
Giovedì 13 luglio:
2 spettacoli 16,00 €
3 spettacoli 18,00 €
Venerdì 14 luglio:
2 spettacoli 16,00 €
Sabato 15 luglio:
2 spettacoli 16,00 €
Domenica 16 luglio:
2 spettacoli 16,00 €
3 spettacoli 18,00 €
Prenotazione consigliata al numero +39 345 7680258
h 21:30 _ Udine_ Sagrato della Chiesa di San Francesco, Largo Ospedale Vecchio